La Valtaro
Parlare della Valtaro non è facile, intanto da dove inizia, ovviamente inizia da dove il Taro nasce e finisce dove sfocia nel Po, ma siamo un po distanti dalla zona di cui vogliamo raccontare qualcosa, la Valtaro di cui parliamo qui, inizia dal Monte Penna, e finisce Ghiare di Berceto, o se parliamo della striscia di asfalto che la attraversa(e dato che parliamo da “ciclisti” forse è giusto così, finisce al passo del Bocco. Una valle che ha in questi 60 km o giù di li una serie di caratteristiche particolarmente differenti da un punto all'altro, Santa Maria del Taro, ai piedi del Monte Penna, già dal dialetto, dalla storia, dalla cucina, ha chiare e nette sfumature Liguri, che la legano ai vicini territori dell'entroterra Chiavarese(da Santa Maria a Chiavari sono 31 km, da Santa Maria a Parma sono quasi 100...) scendendo verso valle si attraversa la parte più selvaggia e meno abitata della Valtaro, in un alternarsi di gole, e aperture che rendono questa strada pur di fondovalle, panoramica, varia, e favolosamente pedalabile per almeno 7/8 mesi all'anno, in inverno obiettivamente la zona delle Cave di pietra arenaria di Carniglia, pietra famosa ed ora esportata in tutto il mondo grazie ad alcune aziende locali davvero degne di grande attenzione, ed alcune zone verso Santa Maria del taro, sono piuttosto ombreggiate e fredde, per cui sarebbe solo rischioso per la salute andarvisi ad addentrare fuori dai periodi più caldi. Ma negli altri mesi, mentre da altre parti si boccheggia e si battaglia col traffico, be', qui si sogna pedalando a temperature perfette, su un percorso che a salire va dai 410 metri di Borgotaro ai 750 di Santa Maria, e volendo fino ai 950 del Passo del Bocco, con appunto panorami, temperature, e condizioni di strada davvero vari e molto piacevoli.
I monti che circondano la Valtaro, parte dell'appennino Ligure Emiliano e Toscano, sono molti, i più alti e importanti sono il Maggiorasca, oltre 1800 metri di altezza, il Penna, il Ragola, Il Pelpi, il monte Zuccone, il Gottero, il Molinatico, e altre cime alcune delle quali comunque paesaggisticamente molto belle e piacevoli da scoprire, molte solo a Piedi, ma alcune anche in sella a Mtb, o addirittura bici da strada.
Ripartendo nel viaggio a scendere, dopo 21 km da Santa Maria, si arriva a Bedonia, passando a poca distanza da Tornolo, capoluogo quest'ultimo del comune omonimo che comprende i tre centri più importanti di Tornolo appunto, Tarsogno e Santa Maria, questi centri, così come Bedonia, capoluogo del secondo comune più vasto della provincia di Parma, hanno una vocazione sia agricola che Turistica spiccata, ora purtroppo il decadenza rispetto ad alcuni decenni or sono, ma una bella crescita di attività in particolare agrituristiche è andata a compensare la chiusura di alcuni alberghi storici della zona, che non hanno retto alla concorrenza di zone più vocate e più ricche come offerta turistica oltre che come disponibilità di risorse finanziare messe a disposizione del turismo stesso. Il Comune di Bedonia ha la caratteristica di essere il comune con più km di strade asfaltate della provincia di Parma, e di ricomprendere nel suo territorio le due valli principali della zona, l'alta Val Taro per una lunga parte, e l'alta Val Ceno, altra bellissima valle che percorrere in bicicletta è veramente un obbligo per chi passi da queste parti, o la scelga per una piccola vacanza.
Bedonia appoggiata in un fondovalle molto ampio è circondata da una corona di Monti quali il Pelpi e l'Orocco, che meritano entrambi una visita, sia a piedi che in MTB(Raggiungibili entrambi sino alle rispettive creste più alte anche con sforzo contenuto partendo dai punti più vicini ad essi) creste da cui si gode di panorami mozzafiato, ricche anche di spunti naturalistici e ambientali che meritano di essere apprezzati anche con un po di calma e non solo con la testa sul percorso a spingere sui pedali, o a lanciarsi in ripide discese a tutta velocità.
Scendendo ancora lungo la fondovalle si passa sotto il Castello di Compiano, che merita di essere visto e non ci si può dilungare a raccontarne la storia che va scoperta con una visita allo stesso, Compiano comune che ha al suo interno vaste zone a forte sviluppo urbanistico, peraltro sempre molto rispettose per ora anche di una vocazione verde di rispetto del territorio. Dopo alcuni km si incrocia proveniente dalla Destra il Torrente Gotra, che scende dal Monte Gottero(meravigliosa meta turistica ) attraversando l'alta parte del Comune di Albareto dalla strada si vedono le pale per l'energia eolica poste al passo della Cappelletta, tra l'altro raggiungibile con la bici da corsa con una bellissima salita (media difficoltà) con un panorama quasi Pirenaico(lo dico per gli amanti del Tour de France) , scendendo ulteriormente si attraversa l'abitato di Borgo val di Taro, il maggior centro della Valle, anch'esso adagiato su un bel fondovalle, attorniato da Monti più dolci rispetto alle cime dell'alta valle, paese raggiungibile anche in Treno, con la possibilità di portare la bici in treno e di raggiungere quindi la valtaro in modo ancora più ecologico, da segnalare da Borgotaro la presenza di una bella pista ciclabile che scende parallela al fiume e raggiunge l'abitato di Ostia Parmense, da cui poi si prosegue appunto fino a Ghiare di Berceto via Fondovalle, in una parte di valle più chiusa e meno montana dal punto di vista paesaggistico.
Le possibilità di svago specie estivo in Valtaro non mancano, durante la stagione estiva, infatti al di la delle passeggiate, escursioni, pedalate ecc.ra esiste la possibilità di fare vita balneare, in riva al Taro, in cui i molti laghetti offrono ristoro e possibilità di Bagni per quasi tutta la stagione estiva, esistono poi le Piscine di Borgo val di Taro e Bedonia, moderne e sempre ordinate con la possibilità anche di fare un po' di vasche per chi non sa rinunciare allo sport anche in ferie. Ovviamente per gli amanti di sport al chiuso esistono anche palestre private e spazi attrezzati per attività all'aria aperta.
Ma qui ho nettamente sforato all'idea di dire due parole sulla Alta Valtaro, non vi resta che raggiungerci e scoprire dal vivo quello che questa zona, dal turismo alla storia, alla Gastronomia(non ho parlato dei Funghi...) allo sport ecc.ra...