(continua) ... a pochi giorni dal Monte Penna Adventure
Be', vi avevamo promesso di dirvi qualcos'altro sull'escursione MONTE PENNA ADVENTURE...e infatti, eccoci qui, a segnalare quanto avviene, intanto come da previsioni, sembra che il tempo si sia messo al bello, e che Domenica si pedalerà sotto un gran bel sole, che in quota è la cosa migliore che ci si possa augurare...la temperatura dovrebbe essere su livelli più che accettabili.
Comunque in breve proseguiamo con il giro. dopo il primo pezzo di cui vi ho parlato, dalle sorgenti del Taro, la strada riprende a salire, larga e comoda, sempre sterrata, ma aperta al traffico veicolare,(quindi occhio a battagliare sui pedali...un occhio anche alle poche macchine che saranno presenti...sono dure se prese in pieno... )fino al Passo dell'Incisa, (1476 mt slm) da qui si prosegue in discesa per circa 500 metri, e qui i due percorsi lungo e corto, si dividono, chi sceglie il percorso corto, ignora la deviazione a sinistra, e prosegue dritto verso la zona della Caserma Nuova, dove rientra su asfalto, risale per circa due km al passo del chiodo, dove sulla destra, sempre su asfalto, scende, per circa 1,5 km, dove trova una deviazione in una zona dove sulla sinistra si ha un'ampio spazio a bordo strada utilizzato di solito per parcheggio o deposito legna tagliata, da qui si riscende in un sentierino particolarmente veloce e tecnico(terra e radici...occhio alle scivolate...) da dove si giunge alla zona della Caserma Vecchia, Campeggio parrocchia di Bedonia, dove si trovano anche due splendide sorgenti di acque (zona in cui nasce il fiume Ceno), e da qui si prosegue su sterrato per altri 1500 metri, con passagio nel bosco di faggi, e panorami sull'alta Val Ceno, oltre che ulteriori Sorgenti del Fiume Ceno stesso, da li, poi rapida discesa asfaltata fino al rifugio Monte Penna, per il meritato ristoro di fine escursione,.Chi sceglie il percorso lungo, trova una ampia strada sterrata a sinistra chiusa da una sbarra che la impedisce al traffico veicolare non autorizzato,all'altezza di una segheria di legna ristrutturata, da qui si segue la strada sterrata a fianco della segheria, anch'essa ampia, quasi sempre in leggera discesa, alternando passaggi in abetaie, e soprattutto faggete, con punti panoramici sull'alta Val D'aveto e sui monti della zona (Maggiorasca in particolare monte più alto dell'appennino circostante), e con l'attraversamento delle sorgenti del Rio Rezzoaglio, si procede poi verso il passo del Cereghetto, tutto questo sul versante settentrionale del Monte Aiona, in verità molto fresco e umido, da cui si con una serie di saliscendi, in cui la strada si stringe sempre più, si giunge poi al passo del Cereghetto(1470mt slm) , da qui la strada risale verso il passo Prè di Lame(1537 mt), si affronta poi una serie di single track veramente belli, solo verso la metà del tratto, si dovrà mettere più attenzione e piede a terra per l'impossibilità di affrontare qualche piccolissimo tratto(non più di 30/40 mt in piano...in corrispondenza di un ghiaione, e di un attraversamento di un ruscello con sentiero esposto...si giunge qui sul versante occidentale del Monte Aiona, e da qui si cambia versante e panorami, si giunge presso una bella fontana, a cui conviene dissetarsi prima di affrontare la discesa, che riporta a circa 1200 mt di quota e poi la lunga salita che porta prima al Prato Mollo(rifugio aperto, in caso di necessità) e poi al passo della Spingarda(1549 mt slm), da qui in giornate serene, si può vedere sia le Alpi Occidentali che il Mare...quindi incrociamo le dita, che sia come speriamo, dal passo della Spingarda, discesa ampia ma decisa, e si ritorna sulla strada affrontata per raggiungere il passo del Cereghetto, si torna sul percoso fatto all'andata fino alla Segheria, e poi si fa il percorso già affrontato da chi ha scelto il percorso corto.
L'escursione, complessivamente è lunga, ma non avendo salite lunghissime da affrontare, richiede un allenamento medio, anche se 46 km circa, e i metri di dislivello che ci sono comunque, richiede una cautela nell'affrontarla...non farsi prendere dall'entusiasmo all'inizio, per chi è meno in forma, e tenere energie, è un percorso che si affronta comodamente anche con le Front, se non addirittura con le rigide, senza problemi, quindi un vero percorso da Crosscountristi, e da escursionisti, pur con qualche tratto in discesa e di single track abbastanza tecnico e emozionante...in cui si può far prova della propria abilità di guida...però attenzione ai faggi...belli ma molto resistenti agli urti...
Info Tecnica, dato l'attraversamento di parchi e di zone protette, vi invitiamo a non lasciare cartacce e rifiuti in genere, purtroppo non possiamo far fare assistenza da moto(proprio per il motivo che si attraversa un parco...) , quindi alcuni di noi partiranno per ultimi in bicicletta e cercheranno di recuperare quanti avessero problemi, e di verificare che non lasciamo sporco sul percorso(camere d'aria ecc.ra...) in quanto l'ente Parco giustamene tiene molto a che si facciano escursioni nel territorio dello stesso, ma con un particolare riguardo all'ambiente, che è la risorsa principale della zona.
allora, Buona Adventure a tutti e ci si vede Domenica!